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Le poesie di Ofelia Bani, pittrice e scultrice toscana di fama scomparsa nel 2006, che aveva sempre tenuto in un cassetto, escono ora postume in una raccolta che contiene anche alcuni disegni dell'artista. Un'antologia di immagini, versi, quadri, schizzi in cui, come aveva osservato Pericle Fazzini, "in ogni cosa vi è una specie di febbre vitale, che fa parte sempre dell'arte". La sorella di Ofelia, Giuliana Bani Righini, ha curato la raccolta con il desiderio di comunicare e dare memoria di un'artista poliedrica, completa e versatile che tratta i temi della guerra, della vita contadina degli anni Cinquanta, dell'amicizia, della spiritualità.